Il progetto Rosaquae – Casa dell’Acqua intende promuovere l’utilizzo dell’acqua pubblica di qualità. Con la casa dell’Acqua le strutture usufruiscono di un servizio “pubblico” in più, apprezzando sia la qualità dell’acqua spillata sia il risparmio.

Progetto Rosaquae

L’Italia è in cima ai Paesi europei per i consumi di acqua in bottiglia e al terzo nella classifica mondiale (dopo Emirati Arabi e Messico). In base al rapporto Beverfood 2009/2010 gli Italiani nel 2008 hanno acquistato 12,5 miliardi di litri di acqua in bottiglia, ossia 194 litri di acqua all’anno a testa. Il motivo di questo primato? Un italiano su tre non si fida dell’acqua del rubinetto (dati Istat annuario degli indicatori ambientali 2007).

Molti italiani non sono a conoscenza che l’acqua minerale non è, né per definizione, né in pratica, necessariamente più pura e più sana dell’acqua potabile.

Infatti, l’acqua minerale non è considerata dal legislatore un’acqua potabile, ma bensì un’acqua terapeutica in ragione di certe caratteristiche fisico-chimiche che ne suggeriscono un uso per fini specifici.
Per queste ragioni è consentito alle acque minerali di contenere sostanze come l’arsenico, il sodio, il cadmio in quantità superiori a quelle invece interdette per l’acqua potabile

 

Mentre non è permesso all’acqua potabile di avere più di 10 µg/l (microgrammi per litro) di arsenico, è frequente che la maggior parte delle acque minerali siano contenute 40/50/ µg/l di arsenico senza l’obbligo di dichiararlo sull’etichetta. Lo stesso vale per le altre sostanze. Una clamorosa omissione che può essere pericolosa per la salute di chi beve sistematicamente la stessa acqua minerale per anni senza controllo medico.

Inoltre, se le bottiglie d’acqua in PET/PVC sono esposte al caldo o al freddo sprigionano diossina che risulta tossica per la salute umana.

Infine, e non meno importante, è da considerare l’alto consumo di plastica che l’acqua imbottigliata comporta.

Se esistono questi svantaggi per l’acqua in bottiglia perché gli Italiani non si fidano di bere l’acqua del rubinetto?

Salvo casi particolari, si tratta di un errata percezione che i cittadini hanno nei confronti dell’acqua del rubinetto.

La cosiddetta “Acqua del Sindaco” è:

  • Buona, perché deve rispondere a requisiti di qualità più severi rispetto all’acqua imbottigliata.
  • Controllata, perché è sottoposta a controlli costanti stabiliti dalle normative vigenti.
  • Economica, perché il costo dell’acqua di rubinetto è in media 5 millesimi di euro al litro, circa 1000 volte in meno rispetto l’acquisto di una minerale.
  • Ecologica, in quanto non inquina e aiuta l’ambiente.
  • L’acqua distribuita dal comune è buona, le casette rendono l’acqua più gradevole al palato e più vicina ai gusti e abitudini dei consumatori, in quanto grazie a un processo di micro-filtrazione si eliminano cloro, odori, sapori e colori, qualora presenti. Il cloro ha un ruolo fondamentale nell’acqua potabile in quanto distrugge i batteri e garantisce l’assenza di carica batterica lungo la rete di distribuzione. Per contro l’odore può essere sgradevole e diventa un vantaggio poterlo rimuovere appena prima dell’uso.
  • L’acqua distribuita dal comune è controllata e sicura, le casette migliorano il livello di sicurezza, in quanto una speciale lampada a raggi ultravioletti, sterilizza l’acqua prima dell’erogazione. Questo sistema permette di distruggere il DNA dei batteri con il vantaggio che non vi è dosaggio di alcuna sostanza nell’acqua erogata
  • L’acqua distribuita dal comune è economica, l’acqua erogata dalle casette resta economica. Con il distributore “Rosaquae” l’acqua non solo è micro-filtrata e sterilizzata, ma è anche naturale e frizzante refrigerata. Ovviamente per questi ulteriori servizi c’è un aumento del prezzo rispetto all’acqua di acquedotto, ma il prezzo al pubblico resta comunque molto più basso rispetto all’acqua imbottigliata.
    Il Servizio è proposto a partire da 3,00 euro sino ad un massimo di 10,00 euro ad unità abitativa (secondo le adesioni ed il numero di unità abitative del condominio).
  • L’acqua distribuita dal comune è ecologica, le casette sono un concreto esempio di sostenibilità perché abbatte il consumo di plastica ed il relativo costo di smaltimento.